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Il ruolo della bicicletta
nell’uscita dalla fase emergenziale

Abbiamo scritto all’Amministrazine comunale. Abbiamo voluto dare il nostro contributo con idee e proposte perchè sappiamo quanto adesso sia importante lavorare insieme per superare questa difficile condizione. Riteniamo allo stesso modo che, nella ricerca di nuovi scenari di mobilità urbana, quella attiva, nel nostro caso ciclistica, possa contribuire a trovare soluzioni rapide e a zero impatto economico e ambientale, in grado tra l’altro di andare oltre l’emergenza. Intendiamo dare in tal modo tutta la nostra collaborazione.

Alla cortese attenzione di

  • Carlo Masci, Sindaco
  • Luigi Albore Mascia, Assessore alla Mobilità
    • alle Commissioni Consiliari
    • ai Consiglieri Comunali

Il ruolo della bicicletta nell’uscita dalla fase emergenziale

L’associazione Fiab Pescarabici, federata  FIAB – onlus (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) vede con preoccupazione gli scenari del prossimo futuro, soprattutto per quello che riguarda la mobilità urbana. 

In vista di una progressiva uscita dalla fase più acuta della crisi sanitaria, con un lento ritorno a una maggior libertà di movimento ma anche con immutata attenzione a situazioni di pericolo per affollamenti e contatti interpersonali, avvertiamo il rischio che, a causa del permanere del timore di contagi, si verifichi un sensibile allontanamento dal trasporto pubblico verso il traffico automobilistico privato, ancora più di prima a uso singolo (una sola persona per auto). 

Questo causerebbe un traffico ancora più intenso e caotico di prima.

Per questo motivo, FIAB Pescarabici esorta codesta Amministrazione comunale a prevenire fin d’ora questo rischio mettendo in campo strategie e incentivi per portare le persone a usare in sicurezza il servizio pubblico e le biciclette, scoraggiando nel contempo l’uso dell’auto privata. E’ superfluo ribadire i benefici fisici e mentali che l’uso della bici comporta: non inquina, non occupa spazio e consente di muoversi a distanza di sicurezza. 

Nel periodo di isolamento abbiamo sperimentato come gli spostamenti brevi abbiano sostenuto l’economia di prossimità, o di bassa mobilità, agevolando il commercio locale. Nei prossimi mesi questa tendenza potrebbe essere ulteriormente incentivata dall’uso della bicicletta; esiste infatti un tessuto commerciale di beni e servizi disponibile ad intercettare l’utente sulle due ruote  attraverso la installazione di presidi per biciclette e ad aderire ad eventuali circuiti virtuosi di marketing territoriale dedicato: tutte azioni in grado di rivitalizzare il commercio locale più di quanto non si possa immaginare.

Insomma si può affermare in questa fase, più che in altre, che potenziare l’uso  della bicicletta faccia parte dei provvedimenti risolutivi.

Ma gli spostamenti in bicicletta devono essere incentivati, aumentando gli ambiti di sicurezza e la percezione della sicurezza. 

Bogotà, New York, Berlino, Chicago, Londra, Amsterdam hanno individuato alcune soluzioni da adottare nell’immediato, per la fase emergenziale, come la creazione di bike lane, anche temporanee, ma sicure, per contenere il traffico automobilistico e invogliare molti pedalatori della domenica all’uso quotidiano del mezzo, incentivando le modalità attive di spostamento casa-lavoro e casa-scuola.

Ovviamente la situazione straordinaria richiede interventi straordinari ed urgenti. Dovranno essere presi provvedimenti veloci, prevalentemente di segnaletica e di riorganizzazione delle corsie, per realizzare, in tempi brevi e a traffico temporalmente ridotto, nuovi tracciati sicuri e continui.

Queste le azioni  che la Fiab suggerisce di mettere in campo con urgenza:

  • predisporre nuove infrastrutture “soft”, a basso costo e rapida attuazione, per la mobilità attiva e la micromobilità estese a tutta l’utenza vulnerabile, anche adottando interventi non convenzionali e in deroga al Codice della Strada: corsie ciclabili pop-up o di emergenza, con sola segnaletica cromatica o di altra natura (transenne, birilli, traslazione/riduzione di parcheggi auto), bike parking di prossimità nonché stalli diffusi, senso unico eccetto bici;
  • in particolare realizzare bike line provvisorie su strade principali ad alta densità di traffico, direttrici fondamentali per il raggiungimento di edifici pubblici, servizi, scuole ecc, quali, ad esempio: Corso Vittorio Emanuele, via Nicola Fabrizi, via Venezia, via Ferrari, via Marconi, via Benedetto Croce;
  • promuovere la creazione di zone 30, ovvero non semplice limite di 30 km/h, ma vere interventi organizzativi della mobilità locale, anche temporanei, in aree in cui non risultasse agevole realizzare ciclabili temporanee o d’emergenza;

Segnaliamo altre azioni che, benché non immediate, risultano fattibili a costi relativamente bassi e facilmente realizzabili in breve tempo: 

  • implementare la dotazione di aree urbane pedonali e verdi per consentire una maggiore attività fisica all’aperto che, come suggerito dall’OMS, costituisce condizione ottimale per mantenere in buona forma i polmoni, quindi più efficiente il sistema immunitario, per meglio resistere a stress e malattie;
  • adottare sistemi di agevolazioni fiscali e/o economiche (prestiti, rateizzazioni, varie forme di credito, etc.) per l’acquisto di bici muscolari o a pedalata assistita;
  • attivare politiche di Mobility Management per razionalizzare gli spostamenti sistematici casa-lavoro e casa-scuola, promuovendo tutte le misure in grado di implementare gli elementi innovativi della mobilità attiva (bici) e condivisa (share) come anche le forme di lavoro a distanza (smart working), iniziando dai dipendenti del Comune e delle società partecipate; 
  • attuare con urgenza il “Piano Territoriale dei Tempi e degli Orari”, previsto dalla legge regionale n. 40 del 16 dicembre 2005 ad oggi non attuata. Il Piano, insieme a politiche che favoriscano il lavoro e la formazione a distanza e all’implementazione di servizi online e di vicinato, consentirebbe di organizzare i tempi di uso della città, coordinando gli orari degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici e degli uffici periferici delle amministrazioni pubbliche, con il vantaggio di ridurre le fasce orarie di congestione del traffico automobilistico;
  • realizzare campagne di comunicazione rivolte ai cittadini e alle aziende per stimolare stili di vita basati su forme di mobilità attiva, più delle altre in grado di restituire ai suoi cittadini una città sana, bella e pulita

Sollecitiamo altresì Codesta Amministrazione a:

  • invitare TUA a sostenere i suddetti obiettivi con azioni di rimodulazione dei servizi, meglio rispondenti  alla nuova domanda, sia in termini di capacità di trasporto di persone e biciclette, che di frequenze e di maggiore utilità delle linee;
  • invitare la ASL a sviluppare e continuare ad adottare sistemi moderni di gestione dei pazienti come la modalità di prescrizione da parte dei medici di medicina generale (medici di famiglia), nonché azioni di prevenzione delle malattie dell’apparato respiratorio e della morte prematura dovute alle polveri sottili, al biossido di azoto e all’ozono.

Nell’ambito della coscienza civile che caratterizza le azioni di FIAB Pescarabici per la promozione dell’uso della bicicletta quale mezzo di trasporto e strumento di tutela dell’ambiente, la stessa associazione si rende disponibile a collaborare ad ogni iniziativa riguardante la mobilità sostenibile e ciclistica.

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