Ah quella bicicletta
frenata da bacchette
i suoi cerchi in frassino
una rarità pure per la mia età
comprata con una banconota
col Tiziano dallo sguardo assorto
e lei Signora in quella viuzza corta
della mia natìa piccola Parigi
era davvero unica e aggiustava
quei telai quei cerchi storti
come una sacerdotessa e bella
e insieme lottando con l’età
come mi son pentito poi
colto da furia creativa
tolsi il contropedale al mezzo
l’acciaio tondo cacciò il legno
il freno migliore ma banale
divenne un biciclo anonimo
che rivendetti al pietoso amico
ancora ti ricordo bicicletta
della mia avventata gioventù
sia nera com’eri e quel turchese
col quale ti rivestii esaltato
che fortuna fu montarti in sella
e discendervi illeso e uomo.
Marco Sclarandis