Il link di un interessante articolo di Paolo Rumiz apparso su Repubblica
L’Italia che pedala pericolosamente
Incidenti, paura e insulti ecco perché l’Italia non è un paese per ciclisti. Non ti guardano, non ti vedono. Ti considerano un bersaglio nel parabrezza. Un gioco della Playstation a destra della mezzeria. È uno scontro culturale, prima che urbanistico. Le due ruote sono viste come un intralcio al traffico e non come la base per decongestionarlo