Il progetto PEDIBUS ha preso avvio martedì 20 ottobre. Fino a giovedì 17 dicembre saranno state effettuate 30 uscite complessive, un mese intero. Potrebbe essere utile a quel punto fare un primo bilancio di cui si anticipano alcuni spunti di riflessione.
Premessa – Il progetto si è sviluppato intorno ad un tavolo di confronto fra le parti messo in atto dall’Assessorato alla mobilità e attivato per dare seguito ad alcune azioni avviate negli anni precedenti al fine di dare loro sostanza e continuità. Al riguardo, l’Assessorato si è avvalso della collaborazione e del contributo di idee e proposte dei referenti del settore mobilità. Le numerose riunioni di verifica hanno fin dall’inizio intercettato l’ipotesi di coinvolgimento dell’I.C. Pescara 5, oltre che la disponibilità di FIAB, sempre invitata e presente agli incontri.
Adesioni e disponibilità – Registrato l’assenso dell’Assessorato, è stata promossa una ricognizione presso le diverse sedi scolastiche dell’I.C. coinvolto per una verifica della fattibilità del progetto. Acquisita la soglia utile di disponibilità e interesse, si è congiuntamente provveduto a definire concretamente un piano d’azione, anche in relazione alla necessità di recuperare risorse finanziarie e di personale. A tal proposito FIAB Pescarabici, nel dare indicazioni e suggerimenti, si è dichiarata disponibile a supportare il progetto con volontari e sostegno organizzativo.Grazie ad accordi con il Settore Politiche Sociali del Comune, sono state inoltre individuate, tra destinatari di reddito di cittadinanza, sette figure che, all’interno dei cosiddetti “progetti utili alla collettività” (PUC), oggi partecipano e sostengono il servizio di accompagnamento.
I datiPer dare concretezza funzionale all’iniziativa, l’Amministrazione comunale ha intercettato, da progetti correlati, risorse economiche che sono state utilizzate per l’acquisto di supporti strumentali vari (casacche, cappellini, cordame, palette), oltre che per completare il preesistente corredo di materiali in dotazione al magazzino del Comune, necessari per realizzare stalli e segnaletica. Sono state inoltre predisposte e curate le procedure autorizzative, in termini di ordinanze, per garantire la regolarità di alcuni interventi (sistemazione paline e stalli carico/scarico). Seguono alcuni primi numeri del progetto:
- bambine e bambini partecipanti:
- 43: scuola di via Gioberti, dalla fermata nord (30 Parco dei Sogni);
- 10: scuola di via Cavour, sulle due fermate nord;
- 14: scuola del Piano T, prevalenza Strada delle Fornaci (residenti dai Colli);
- 67: totale, con ancora alcune iscrizioni in arrivo;
- referenti PUC: 7, distribuiti presso le diverse sedi;
- volontari FIAB: 10, distribuiti presso le diverse sedi.
Ad oggi viene svolta una attività organizzativa, di controllo, di verifica e di monitoraggio della presenza dei partecipanti, nonché il tutoraggio dei referenti PUC, oltre che la gestione dei turni dei volontari.
Considerazioni, adempimenti, suggerimentiI bambini sono abbastanza costanti nella partecipazione, amano l’aspetto sociale di questi appuntamenti e forte è la spinta ad emulare chi già partecipa. Per evitare che l’iniziale entusiasmo possa affievolirsi in modo fisiologico, oltre che per tener fede a quanto promesso, cioè un aumento degli appuntamenti settimanali fino ad arrivare a 5 su 5 giorni settimanali, occorre uno sforzo organizzativo importante. Fin dall’inizio il progetto considerava l’ipotesi di coinvolgere altre scuole cittadine. Su questo fronte è stato già avviato un dialogo fattivo con l’I.C. Pescara 8, le cui scuole primarie sono “Borgo Marino” di Via Puccini e “Dante Alighieri” di via Del Concilio. Vi è in essere un contatto anche con la Dirigente dell’I.C. Pescara 1 interessata ad attivare il progetto nelle proprie scuole: la primaria “Rodari” (via Lago Sant’Angelo), la primaria “Don Milani” (via Sacco), la primaria “Iqbal Masih” (via delle Casette). Il coinvolgimento di dette sedi, ancorché complesso, sarebbe particolarmente interessante perché le scuole si trovano in zone periferiche e in quartieri difficili.
Proposte
Raccolta dati e monitoraggio – E’ importante conoscere la situazione ex ante e quella ex post di progetto, per capire e valutare il valore dell’iniziativa e magari cercare di individuare indicatori di monitoraggio, pensando ad un piano di rilancio periodico. Una “survey” dedicata dovrebbe poter contare su alcuni quesiti di base ai fini di una utile ricognizione conoscitiva. Ne riportiamo alcuni, a titolo di esempio: quante persone sono state impegnate, tra volontari, genitori, docenti, altri? Quante ore sono state svolte? Quanti bambine e bambini hanno partecipato? E stata svolta una attività didattica relativa? Quale? E per ragionare in termini di efficacia: quante auto in meno sono arrivate fin davanti scuola e conseguentemente quanti km in meno sono stati percorsi? Quanti km sono stati fatti a piedi da ogni singolo partecipante? Quanta CO2 è stata risparmiata? Quanto ha inciso sul traffico cittadino questa esperienza? Fra i vari interessati, quanti sono o sarebbero disponibili a sostenerla, a condividerla? E così via…Alcuni dei quesiti, di valutazione ex-post, assumono maggiore rilievo se consentono un confronto con situazioni esaminate in precedenza, ex-ante. Sia per l’esperienza in corso, e soprattutto per le altre possibili, è allora necessario svolgere una ricognizione preliminare. Ciò è possibile anche grazie alla dotazione software di cui sappiano l’Amministrazione comunale essere già dotata (MOBILITY SCHOOL) e che, anche grazie al coinvolgimento delle Mobility Manager nominate nelle singole scuole, consentirebbe di avere un quadro generale della mobilità scolastica (sicuramente della scuola primaria, ma eventualmente anche della secondaria di primo grado), tale da poter finanche predisporre Piani di spostamento casa-scuola (PSCS) di cui pedibus e bicibus sono importanti strumenti attuativi.
Premialità – I progetti, per avere maggiore valenza educativa e magari per recuperare l’attenzione dei media, potrebbero essere agganciati ad esperienze di fine anno scolastico, come ad esempio iniziative di forestazione urbana (alberi da piantare in ragione di obiettivi raggiunti). Si sta infatti progettando un sistema di ‘rinforzo positivo’ (secondo un termine pedagogico) per gli alunni iscritti al progetto, con il conferimento di ‘foglie’ in cartoncino dopo un certo numero di spostamenti. Nel corso dell’anno scolastico, le foglie, recanti il nome dell’alunno che le ha ottenute, andranno a comporre un albero su una parete di scuola, che darà la dimensione di quanto si è prodotto con gli spostamenti sostenibili. I bambini che avranno ottenuto più foglie, e dunque partecipato di più al progetto, potrebbero piantumare un albero vero, tra quelli già previsti da mettere a dimora in spazi verdi della città, o in aiuole (naturalmente previa verifica della fattibilità insieme ai responsabili del Settore verde urbano del Comune di Pescara. La conclusione dell’anno scolastico vedrebbe dunque “chiudere in cerchio” su tutta la progettualità legata alla sostenibilità ambientale, costituirebbe un momento conclusivo importante e darebbe nuovo stimolo per l’inizio del progetto per l’anno scolastico 2021/2022. Dando un certo risalto all’evento si andrebbero ad incentivare altri Istituti Comprensivi cittadini a cominciare il medesimo percorso.
Risorse e opportunità – Per tutti gli interventi richiamati, di rilevamento nonché di attuazione delle varie iniziative, si suggerisce la individuazione di una voce del capitolo di bilancio comunale come quota parte di risorse dedicate alla mobilità sostenibile. Risorse importanti possono essere oltremodo assunte dai proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie comminate ai trasgressori delle norme del Codice della Strada, come in particolare previsto alla lettera c) del comma 4) dell’art. 208 (Proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie) del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285.Al fine di dare evidenza pubblica e condivisa al progetto e alle attività in essere, si suggerisce di aprire una sezione dedicata sui portali telematici del Comune riservati al tema.