martedì, Dicembre 3, 2024
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Pista ciclabile provinciale: lettera aperta

Egregio Presidente della Provincia di Pescara,
in occasione delle recenti manifestazioni svoltesi dal 16 al 22 settembre nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, id in particolare nella giornata di domenica 21 settembre, insieme ad una comitiva di ciclisti provenienti da diversi comuni dell’interland pescarese abbiamo avuto modo di percorrere i tracciati ciclabili situati a nord e a sud del tratto finale del fiume Pescara, in particolare quello da Largo Madonnina fino al Ponte delle Libertà, e l’altro dalla golena sud, sotto il ponte di ferro della ex ferrovia, fino alla Fater, quest’ultima interrotta per lavori in corso.
L’impressione che ne abbiamo avuto, facilmente condivisibile da chiunque faccia altrettanto, è nel complesso molto negativa e preoccupante.
Nel tratto a nord del fiume sono stati ultimati i lavori di rafforzamento degli argini fluviali ed è stata ripristinata sulla loro sommità la pista ciclabile preesistente, che quindi appare ora più razionale e fruibile. Non siamo in presenza di nuove piste ciclabili, ma di una pista ciclabile “nuova”.
Stato arte pista ciclabile provincia PE (17)Sull’altra sponda la situazione è drammatica e a tratti catastrofica. Al di là del tratto interessato dai lavori di collegamento Ponte Villa Libertà – Asse attrezzato, il resto della pista, per una lunghezza di circa 4 km, è in condizioni indescrivibili.
Faccia un sopralluogo, in bicicletta; avrà modo di verificare la totale incuria in cui versa il tracciato nonché la pericolosità dello stesso in più di un tratto.
L’abbandono di rifiuti è pratica comune, come lo è il fatto che non è previsto nessun intervento di rimozione e di spazzamento, come non è contemplata la manutenzione del verde che per tutta la lunghezza a monte del Ponte delle Libertà ha occluso una corsia e, ancora più avanti, entrambe, rendendo impossibile il transito.
Frammenti di vetro cosparsi diffusamente sull’asfalto fanno compagnia a vecchio mobilio, televisori e elettrodomestici abbandonati un po’ qua è un po là, insieme a tanti altri suppellettili dolosamente abbandonati da persone irresponsabili.
La segnaletica è stata riassorbita dalla proliferante vegetazione, le poche attrezzature distrutte, i paraluce divelti: ne abbiamo trovato uno utilizzato a mo’ di “water”! Poi tratti letteralmente crollati a seguito dell’alluvione della primavera scorsa, dove si può procedere solo a piedi.
Alcuni soci dell’associazione sono reduci da sopralluoghi presso infrastrutture ciclistiche attrezzate del nord Italia ed europei (Vienna, Padova, Mantova) e, creda, fanno grande fatica a sopportare la situazione descritta nel proprio territorio, nella propria città.
In una fase politica locale, abruzzese, che sembra essere di rinnovata attenzione alla mobilità ciclistica, da declinare sia in un contesto urbano che territorialmente più vasto, constatare l’incapacità pubblica di gestire almeno l’esistente ci induce ad alzare ulteriormente il livello di attenzione sulle dichiarazioni di intenti, su cui vogliamo comunque mantenere ancora ampi margini di speranza.
Per quanto riguarda la Provincia, chiediamo che la stessa manifesti subito un segno concreto di attenzione alle cose dette, e non con dichiarazione di intenti, ma con atti che restituiscano alla gente, ed in particolare a quella delle due ruote a pedali, un minimo’ di senso di fiducia nelle istituzioni.

Tutte le foto qui – FIAB – Pescarabici

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1 COMMENT

  1. Oltre l’incuria per le piste ciclabili vorrei segnalare la difficoltà di POSSEDERE una bicicletta visto che nel giro di poco tempo ce ne hanno rubate ben cinque. Sarebbe il caso di combattere anche l’ORGANIZZAZIONE che sta dietro questi furti a Pescara e il giro di biciclette rivendute poi ai biciclettai o spedite oltre mare…che la polizia ben conosce, visto che sono stata invitata a recarmi alla stazione per vedere se la riconoscevo tra quelle che venivano spedite non so dove…

    Per ora …vado a piedi…

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