
Stiamo assistendo ultimamente ad un fervore manutentivo delle strade pescaresi: l’ultima in ordine di tempo, ma altre ce ne saranno a breve, è via Aterno dove sono previsti interventi straordinari di infrastrutturazione tra i quali una nuova rete di acque bianche, rifacimento dei marciapiedi, asfalto stradale, segnaletica e perfino sistemazione del verde. In tutto questo, oltre i servizi e l’estetica, che pure vogliono dire ordine e vivibilità, il Comune parla anche di maggiore sicurezza “
per entrare e uscire da Pescara e la riqualificazione aiuterà anche i mezzi di TUA, che proprio in zona ha la sua sede, a rientrare con meno disagi”. Tutto bene, ma la sicurezza di chi si sposta in bicicletta? Ancora una volta non solo denotiamo una totale mancanza di attenzione alla mobilità ciclistica, ma denunciamo ancora una volta l’inosservanza dell’art. 10 della legge 366/98 che recita “…Gli enti proprietari delle strade provvedono altresì, in caso di manutenzione straordinaria della sede stradale, a realizzare percorsi ciclabili adiacenti purché realizzati in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza”. Nonostante tutti i proclami contenuti nell’ormai famigerato versopescara2027 pensiamo che questa amministrazione abbia un atteggiamento schizofrenico rispetto alla mobilità ciclistica. Via Aterno è l’ultimo esempio di cecità, ma l’elenco sarà lungo e, per noi ciclisti urbani, doloroso: via del Circuito e via Neto (lavori già eseguiti), via Aremogna, via Benedetto Croce e molte altre. Noi di FIAB Pescarabici, con tutti coloro che vanno in bicicletta in città, vogliamo circolare sicuri e per questo non abbiamo bisogno sempre di piste ciclabili, ma di soluzioni che ci permettano di salvarci dagli automobilisti-killer: essi non solo provano ad investirci costantemente, ma con i loro tank a quattro ruote inquinano maledettamente l’aria e creano caos e occupazione del suolo pubblico, che non può essere sempre e solamente loro.
Sembra che il Comune di Pescara faccia come un medico che, per eliminare trigliceridi e colesterolo, dia solo medicine senza indicare al paziente una vita sana ed una dieta adeguata.