domenica, Settembre 8, 2024
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Scafa – Sorgenti del Lavino

Scafa – C’eravamo anche noi,  alle ore 18,00 di sabato 5 agosto, alla inaugurazione del nuovo tracciato ciclabile realizzato tra la Stazione di Scafa e le Sorgenti del Lavino.

Dopo il saluto del Sindaco e delle autorità presenti, in rappresentanza della Provincia di Pescara, ente appaltante, e della Regione Abruzzo, taglio del nastro e poi in sella, per chi aveva la bici, lungo circa 3,6 km il tracciato, attraverso un piacevole e panoramico percorso, con dolci curve e a tratti divertenti saliscendi.

In verità solo noi di FIAB Pescarabici e pochi altri eravamo dotati di nostre bici, avendo adottato la formula treno+bici per giungere a Scafa, mentre gli altri hanno utilizzato una decina di mezzi a pedalata assistita messi a disposizione dalla Cooperativa Majellando.

Un ricco buffet, offerto dalla ditta che ha realizzato i lavori, ha accolto la festosa comitiva  giunta alle sorgenti chi in bici, chi a piedi, e diversi in auto.

La pista ciclabile, bidirezionale e larga 2,5 m, sembra ben fatta: l’inizio dal piazzale antistante la stazione ferroviaria, visibile grazie ad una struttura di sosta in legno, ne rappresenta un elemento di forza perché rende il tracciato facilmente individuabile e raggiungibile.

Nel complesso si tratta di una pista squisitamente cicloturistica e come tale in grado di valorizzare il territorio circostante. Per tale motivo stiamo già organizzando una gita in treno +  bici per conoscere questo splendido scorcio pedemontano del massiccio della Majella.

Criticità rilevate

Numerose le intersezioni, con accessi privati, stradine minori e con la Strada Provinciale per Lettomanoppello. Presso alcune di queste abbiamo riscontrato alcune criticità, avendo la Provincia ritenuto, in un l’ottica cautelativa, di apporre segnaletica verticale e orizzontale limitativa della precedenza per le bici, quando invece sull’asfalto sono stati apposti i quadrettoni di assoluta precedenza delle due ruote su tutti gli altri veicoli. E così, soprattutto in corrispondenza dell’incrocio con la Provinciale, nonostante su questa, lungo  entrambe le corsie,  sia stata apposita correttamente  la segnaletica triangolare di “dare precedenza” 150 mt prima dell’incontro, con tanto di limite 30,  e all’altezza dello stesso il cartello quadrato di presenza di attraversamento ciclabile, sulla pista è stato apposto il segnale verticale di STOP, ripetuto anche a terra. Sicché, due utenti che dovessero ritrovarsi all’incrocio, uno con l’auto in strada e l’altro in bici sulla pista,  non saprebbero se dare o avere la precedenza, e quindi trattare per questa, a vista, a parole o a gesti. A nostro avviso, dovendosi tutelare l’utenza più debole, sarebbe opportuno aggiungere una segnaletica o elementi fisici di maggiore allerta per gli automobilisti, rimuovendo quella limitativa per i ciclisti, dando  loro maggiore sicurezza sul diritto di “passare prima” e in sicurezza (come già da noi segnalato in alcuni incontri preliminari).

Lascia interdetti il posizionamento di alcune paline poste sulla linea di mezzeria in corrispondenza di diverse intersezioni, con l’evidente scopo di impedire fisicamente l’ingresso di veicoli che non siano le bici, ma a nostro avviso molto pericolose per i ciclisti, specialmente se procedono incolonnati, per cui chi non è testa non si accorge dell’ostacolo nel caso dovesse scostarsi, anche solo leggermente, dalla propria corsia di marcia. Crediamo che la solo cromia orizzontale e segnali vari minori possano essere sufficienti per limitare ovvero garantire l’esclusivo l’ingresso alle due ruote.

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