Pescara – Torniamo a scrivere sui parcheggi per biciclette sul lungomare della nostra città dopo aver già esaminato la controversa questione in diverse occasioni. Non tanto per segnalarne la criticità, che erroneamente viene ricondotta ad una questione di decoro, quanto per evidenziare una interessante novità di cui abbiamo preso atto lo scorso weekend.
In zona lungomare nord, ai confini con Montesilvano, sono stati posizionati stalli per bici ricavando lo spazio non sui marciapiedi ma al posto di parcheggi auto. E non solo mettendo a terra le rastrelliere, ma delimitando l’area relativa con tanto di segnaletica orizzontale e verticale.
Le aree, ne abbiamo rilevato alcune unità, si estendono per una decina di metri ciascuna, corrispondenti ad almeno due posti auto: come dire, facciamo spazio a 20 bici, per 20 clienti, al posto di molti meno, anche 2, nel caso di auto con un solo passeggero, o al massimo 10 se entrambe a pieno carico.
Molto positivo, quindi: non per nulla avevamo chiesto di procedere in tal senso diverse volte. L’unica nota stonata è il loro posizionamento a monte, che costringe poi gli utenti ad attraversare la strada accedere agli stabilimenti. Auspichiamo, quindi, spazi attrezzati soprattutto lato mare, dove ci sono i servizi, e in modo più massiccio e diffuso.
Infatti sembrano essere ancora poche le rastrelliere, soprattutto in alcune zone. Per questo motivo sarebbe necessario rilevare e conoscere meglio la domanda per poter poi declinare una giusta e soddisfacente risposta.
Ad illustrare la suddetta situazione sono le immagini rilevate a nord del ponte del mare, laddove l’enorme richiesta di stalli è stata soddisfatta, non è chiaro da chi, con il posizionamento di rastrelliere addirittura sulle aiuole, e non sul marciapiede e men che meno in strada, e non crediamo siano stati gli avventori a dure ruote a portarsi da casa l’attrezzatura. Nonostante l’improvvisato ausilio, si notano ancora bici attaccate ai pali della segnaletica o della pubblicità e agli alberi.
Un’ultima considerazione, sopratutto di logica: se non ci sono spazi disponibili negli stalli, già tutti occupati, difficile che un ciclista vada a cercarsene di liberi distanti anche decine e decine di metri (facendo venir meno la indispensabile e utile funzione della bicicletta di poter parcheggiare nei pressi della destinazione), parcheggiando quindi dove possibile. Né tanto meno nessuno farebbe avanti e indietro dalla spiaggia per vedere se si sono liberati posti di altri nel frattempo andati via. Al passaggio del “controllore” quindi risulterebbero evidenti stalli liberi e bici irregolarmente parcheggiate.
Sarebbe bene, in questi casi, tener presente questa dinamica, e la prossima e volta aggiungere rastrelliere, magari di più moderne e adatte per l’aggancio delle due ruote al telaio, piuttosto che togliere bici.
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