- Sig. Sindaco
- Assessore alla mobilità
- Consiglieri comunali
- E pc: Organi di informazione
Apprendiamo dagli organi di informazione della possibilità che anche quest’anno la strada parco possa ospitare parcheggi estivi. Questa ipotesi è inopportuna, grave e imprudente: i parcheggi estivi di “emergenza” sono l’ennesima misura “ordinaria” per rispondere ad una richiesta mai governata, forse inesistente se non addirittura indotta!
- La pianificazione. In questo modo anche quest’anno verrebbe assecondato il peggiore dei modi per accedere agli stabilimenti balneari: con l’automobile. Nessuna verifica sulla reale esigenza di parcheggi, neanche con lo strumento del sondaggio usato qualche anno fa quando si constatò che la maggior parte degli accessi proveniva dal centro città. Quindi, invece di soddisfare una richiesta, si tende ad offrire un servizio con un metodo abbandonato da decenni.
- Lotta all’inquinamento e ai cambiamenti climatici. L’aumento dei posti auto attira traffico, aumentando le emissioni di CO2 anche che la produzione di polveri sottili e ossidi di azoto dannosi per la salute, oltre che pericolosi per le serie complicazioni in caso di infezione da coronavirus.
- L’assembramento. L’eventuale parcheggio nella Strada Parco comprimerebbe gli spazi dando luogo a facili assembramenti tra pedoni, ciclisti e automobilisti mettendo così a rischio la salute di tutti. Nonostante tutte le norme restrittive a cui tutti i cittadini saranno sottoposti in questo periodo in spiaggia, verrebbero permessi affollamenti per via dell’ingombro delle automobili parcheggiate e delle persone in transito. Questa incongruenza risulta davvero inaccettabile.
Le soluzioni da adottare per evitare i problemi citati sono semplici e prevedono l’intensificazione del trasporto pubblico ristrutturato per le nuove esigenze, la promozione dell’uso della bicicletta e l’abbandono dell’auto a casa o, eventualmente, in opportuni parcheggi di scambio in luoghi periferici alla città.
La STRADA PARCO deve essere CAR FREE e deve funzionare come dorsale ciclopedonale interna in cui aevolare e quindi ospitare l’aumento del numero dei ciclisti che qui possono muoversi in sicurezza e rispettando le dovute distanze.
I cittadini vanno incentivati alla mobilità sostenibile e soprattutto all’uso della bici con una opportuna campagna di comunicazione che li faccia sentire partecipi di un nuovo progetto di tutela ambientale diventato ancor più necessario un un periodo di emergenza sanitaria mondiale.