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Dalle rotelle alla Carretera Austral: Alessandro Ricci racconta il suo viaggio in Cile

PESCARA – Il 24 giugno alle 17:30 presso la Ciclostazione di Portanuova, dopo un breve saluto di Francesco Mancini, Presidente dell’Associazione FIAB Pescarabici, si è svolto l’incontro con Alessandro Ricci, che ha raccontato il suo viaggio lungo la Carretera Austral cilena. L’evento fa parte del ciclo di cicloracconti organizzati da FIAB Pescarabici per esplorare le diverse sfaccettature del mondo della bicicletta.

Alessandro Ricci, giornalista, accompagnatore cicloturistico, è fondatore del progetto “Borracce di poesia“. Ha collaborato con diverse testate del settore bike e ha scritto la guida “Mare d’Abruzzo e Trabocchi in bicicletta” per Ediciclo editore. Con la sua ASD accompagna persone alla scoperta dell’Abruzzo in bicicletta. Tra i suoi viaggi precedenti ci sono il percorso da Pescara a Gallipoli, pedalate in Italia, Istria, Trentino, Austria e il Cammino di Santiago in Spagna.

Il “super viaggio” di cui ha parlato durante l’incontro è il percorso lungo la Carretera Austral cilena, realizzato a gennaio di quest’anno in occasione del suo cinquantesimo compleanno. Si tratta di una delle strade più remote del Sudamerica, che attraversa la Patagonia cilena.

Ricci ha scelto di percorrere la strada da sud a nord, contro il consiglio di molti esperti. Questa decisione ha comportato pedalare controvento per gran parte del tragitto, rendendo il viaggio più faticoso. Il percorso è iniziato dopo un periodo in Argentina, dove aveva visitato la Terra del Fuoco e il ghiacciaio Perito Moreno. Per attraversare la frontiera dall’Argentina al Cile ha dovuto affrontare un trekking di otto ore orientandosi solo con una mappa fotografata su un traghetto.

Per l’equipaggiamento Ricci ha scelto un approccio minimalista. Ha noleggiato una mountain bike per i primi 1500 chilometri di sterrato, poi è passato a una gravel per i tratti asfaltati. Ha viaggiato con l’essenziale: tenda, sacco a pelo e materassino. Per l’acqua, non avendo portato un filtro, ha bevuto direttamente dai fiumi puliti e dalle cascate o si è affidato ad altri viaggiatori incontrati lungo la strada.

Il territorio cileno ha presentato diverse sfide. La “calamina”, formazioni ondulate tipiche delle strade sterrate, ha reso impegnativo ogni chilometro, mentre nei primi 500 chilometri i tafani sono stati un problema costante. Nelle zone più remote del sud la scarsità di cibo ha richiesto di portare zuppe e frutta secca per diversi giorni. In alcune situazioni ha dovuto ricorrere a passaggi su pickup per evitare condizioni meteo estreme.

Durante il viaggio Ricci ha incontrato molti altri cicloviaggiatori: famiglie con bambini piccoli, giovani cileni, viaggiatori europei di varie nazionalità. Ha dormito in “hospedajes” e rifugi per ciclisti, dove ha trovato ospitalità. Ha avvistato condor e ha visto cartelli che segnalavano la presenza di puma. Il clima della Patagonia gli ha fatto sperimentare tutte e quattro le stagioni in un giorno, nonostante fosse estate australe.

Il racconto di Alessandro Ricci ha mostrato come il cicloturismo permetta di entrare in contatto diretto con i territori attraversati e di vivere esperienze autentiche. La Carretera Austral, con le sue difficoltà e bellezze, si è rivelata un percorso impegnativo che ha messo alla prova il viaggiatore sotto tutti gli aspetti.

L’incontro con i cicloracconti di FIAB Pescarabici si conferma un’occasione per condividere esperienze e conoscere le diverse forme che può assumere il viaggio in bicicletta.

 

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