Delegare i balneatori a realizzare parcheggi pubblici è una scelta sbagliata di politica di mobilità: scaricare le problematiche di mobilità su chi fa un altro mestiere ci sembra azzardato.
Abbiamo già risposto al Vice Sindaco Santilli quando ebbe a ridire sull’indecorosità delle biciclette lasciate ovunque: anche allora, come sempre facciamo, siamo stati propositivi comunicando con interventi e lettere aperte a tutta l’Amministrazione Comunale. La risposta fu l’acquisto di stalli assolutamente inadeguati (vedi foto) in qualità e numero; c’è stata poi l’attuazione del vecchio progetto Primus (anche questo della passata amministrazione) stravolgendone però i termini riguardo gli stalli per bici.
Ma i balneatori hanno spazi per ospitare stalli in numero sufficiente? In questo disgraziato periodo hanno risorse per rendere sicuri gli stalli? Mica il Comune vorrà rifilare loro le orribili e inadeguate “rastrelliere”?
Non ci piace che si releghi ancora una volta la bicicletta ad elemento residuale della mobilità e insistiamo nel dire che è un veicolo riconosciuto dal Codice della Strada. Proponiamo quindi che si trasformi un posto auto ogni cinque per il parcheggio di dieci biciclette! (dieci al posto di uno!). Sostituiamo 2 passeggeri (il Comune lo sa che la media/passeggeri in automobile è minore di 2) con 10 ciclisti che possono essere anche di più se portano figli con il seggiolino.
Invece di tenere alla sicurezza e all’ambiente si agevola l’uso dell’automobile per l’accesso dei bagnanti alla spiaggia: vedi anche gli orribili parcheggi proposti nella Riserva Dannunziana, nell’ex Enaip, nella strada parco.
La nostra non è una posizione ideologica come spesso dicono, ma semplicemente ci chiediamo come si possa realizzare la strategia che il Comune di Pescara si è dato con il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile approvato nel gennaio scorso: esso prevede la riduzione del traffico motorizzato privato al 50%, il Trasporto Urbano al 35% e la mobilità ciclistica al 15%.
Eliminare gli stalli sulla riviera e nascondere poche biciclette sulla spiaggia rientra in questa strategia?