Difficile che passi un giorno che io, per spostarmi in città, e la maggior parte delle volte per recarmi al lavoro, non usi la bicicletta. Qualunque sia la temperatura e, da quest’anno, anche con la pioggia.
E devo dire che, rispetto a quello che faccio nell’arco della giornata, è ciò che mi dà maggiore soddisfazione: sono certo dei tempi dei miei spostamenti e di giungere nell’immediata prossimità dei luoghi di destinazione.
Non conosco lo stress da traffico! Anzi, me la godo (con una certa soddisfazione) quando nelle ore di punta sorpasso colonne di auto in lenta processione lungo le vie cittadine. Trasparenti e inconsistenti al mio transito, le supero come fossi un neutrino, insensibile alla loro metallica fisicità. Il mio corpo reagisce alle sollecitazioni: il caldo, il freddo, il vento, la luce. E poi la velocità, la sfida, la fatica, il sudore … il panorama, i colori, gli odori … gli incontri, mi fanno sentire vivo!
Ecco, con questo spirito mi accingo a rinnovare per il 2014 l’esperienza con Pescarabici, associazione giunta ormai al suo decimo anno di attività (costituita il 14 febbraio 2004), per cui si rileva una costante crescita del numero di soci e una maggiore attenzione da parte dell’opinione pubblica.
Siamo infatti sempre più spesso invitati ad incontri e tavoli decisionali per discutere di pianificazione territoriale e di servizi (dal convegno dell’Istituto Nazionale di Urbanistica all’ipotesi di accordo “treno+bici” tra Regione Abruzzo e Trenitalia), ma anche di cicloturismo (con una nostra relazione in occasione dell’ultima edizione di ECOTUR).
Ci hanno inoltre contattati le rappresentanze di vari organismi di categoria e le associazioni che si occupano di ciclo escursioni, dentro e fuori la nostra Regione (recente è la gita autunnale lungo l’Appia Antica).
Anche la Federazione Nazionale (FIAB) ci guarda con interesse (due pagine a noi dedicate sull’ultimo numero della rivista BC).
Gli stessi amministratori locali, spesso oggetto delle nostre critiche, quando bisogna decidere sui temi della mobilità urbana cominciano a chiamarci, anche se poi non sembra tengano concretamente in conto le nostre indicazioni.
Questo è un problema che affronteremo con maggiore decisione, esponendo chiaramente il nostro pensiero e la nostra propensione a selezionare interlocutori politici che siano determinanti (e non solo “sensibili”) rispetto ai nostri temi. Lo abbiamo già fatto, ad esempio, commentando gli indirizzi del Piano Triennale dei Lavori Pubblici del Comune di Pescara ed esponendo le perplessità sulla soluzione propugnata per la cosiddetta Strada Parco.
Il 2014 è un anno in cui saremo chiamati come elettori a rinnovare molti dei nostri rappresentanti a livello comunale e europeo, passando per la Regione, e non è nostra intenzione esimerci dal sottolineare che la politica che non ascolta le istanze della cittadinanza non ha più nascondigli dove ripararsi. Diversamente, inizieremo con un’opera sistematica di “accesso ai documenti” sulle questioni che ci riguardano, chiederemo manifestazioni programmatiche impegnative ai singoli candidati e sapremo come valutare le loro decisioni, al pari delle loro promesse.
Il lavoro da fare è ancora tanto. L’attuale “modello di mobilità”, quello che noi stessi determiniamo con le nostre ordinarie abitudini motorie, condiziona profondamente, volenti o nolenti, l’ambiente in cui siamo immersi! Basta uscire per strada e guardarsi intorno per capire, come diceva Lucio Dalla nel suo inno di fine anno “Caro amico ti scrivo”, che … “qualcosa ancora qui non va!”.
Di alcune cose sono convinto: che c’è bisogno di attivare una maggiore attenzione sul piano delle criticità, in special modo quelle che per assuefazione ormai sfuggono alla comune e quotidiana percezione; che c’è bisogno di rafforzare il senso dello stare insieme su questi temi, per confrontarsi e trovare le soluzioni in modo responsabile e condiviso; che c’è bisogno di sostenerne una mobilità nuova per un nuovo stile di vita, in modo partecipato, ognuno con le proprie aspirazioni, capacità e tempi.
Ecco, per tutto questo c’è e continuerà ad esserci, anche per il prossimo anno, Pescarabici, con il suo programma di attività, le sue riflessioni, le sue proposte e, se ti piacerà, anche con le sue piacevoli passeggiate in bici.
Tutto questo lo vogliamo fare insieme.
Per adesso un radioso, sereno e … ciclistico 2014.
Giancarlo Odoardi, Presidente