Abbiamo scritto la lettera che segue all’assessore alla Mobilità del Comune di Pescara. Stiamo a vedere.
Egregio Assessore,
nella giornata odierna abbiamo constatato la presenza di lavori di rifacimento del manto stradale in Via Conte di Ruvo. Prima di completare i lavori della segnaletica, le sottoponiamo l’ipotesi di un intervento di nuova sistemazione dell’asse viario con la realizzazione, sul lato destro, di un tracciato ciclabile che colleghi via Marconi e via D’Annunzio e che prosegua oltre per una collegamento con via Orazio e con la pista ciclabile dell’ex ponte della ferrovia e del lungofiume sud.
Come saprà, Via Conte di Ruvo è a senso unico in direzione mare-monti; presenta un parcheggio sul lato nord e automobili che normalmente sostano in modo abusivo in seconda fila. Sul lato opposto e invece vi è la corsia preferenziale per gli autobus. Spazio ce n’è quindi per realizzare una pista ciclabile a doppio senso di marcia, seppur delimitata da solo segnaletica orizzontale.
Ancorché si tratti di lavori di manutenzione ordinaria, almeno crediamo, le chiediamo di valutare l’ipotesi di applicazione quanto previsto dall’articolo 10 della legge 366/98 che impone la realizzazione di tracciati ciclabili su strade ove si effettuino lavori di manutenzione straordinaria.
La invitiamo a riflettere sul fatto che si è in presenza di un cantiere aperto, che in ogni caso va rifatta tutta la segnaletica orizzontale e che con un minimo sforzo, magari usufruendo delle economie derivanti dal ribasso d’asta, si potrebbe realizzare un nuovo scenario di viabilità aderente alle sollecitazioni sempre più frequenti che vengono sottoposte all’attenzione dell’Amministrazione comunale in termini di mobilità sostenibile (a partire dai nostri 10 punti irrinunciabili sottoscritti dal Sindaco lo scorso anno).
Potrebbe essere, questa, una prima esperienza pilota utile per valutare l’efficacia di un nuovo approccio agli interventi di mobilità nuova nel contesto urbano cittadino, soprattutto in un’area centrale della città.
Tenga conto che nessun parcheggio verrebbe meno, anzi modificando l’assetto organizzativo degli stessi, da fila indiana a spina di pesce, forse se ne potrebbe guadagnare qualcun altro (anche se incrementando la mobilità ciclistica la necessità di parcheggi per automobili viene sempre meno).
La invitiamo a tener conto di questa nostra esortazione e a voler cogliere l’opportunità che le segnaliamo per dare un segno concreto di attenzione e di approccio a un nuovo modello di mobilità urbana.
Cordiali saluti.
P.S.
Ho saputo che per i lavori c’entra Vodafone che deve aver steso i cavi di fibra ottica. Poco poco Vodafone potesse sponsorizzare i lavori … Non sarebbe male per un gestore di telefonia veloce a fibra ottica promuovere la mobilita del … futuro! Ce ne fossero altri di lavori di questo tipo Pescara si potrebbe attrezzare con un bel partenariato sul fronte della mobilità nuova, di dati e di persone. Chissà, forse le aziende impegnate, Telecom, Fastweb, Infostrada, potrebbero essere interessate ad una collaborazione di questo tipo. A loro con costerebbe niente, o comunque poco, ma ne guadagnerebbero in visibilità, e la città in infrastrutture di qualità.