PESCARA – Alla VI Edizione del Tour dei Ponti di domenica 29 marzo hanno partecipato un centinaio di ciclisti, alcuni dei quali giunti anche da fuori provincia. Si è trattato di un percorso suggestivo di 18 chilometri lungo la città, attraversando i suoi sei ponti, che hanno offerto ogni volta una prospettiva diversa del paesaggio urbano. Ma il Tour dei Ponti è stato soprattutto un giro “critico”, in quanto il percorso è studiato volutamente dagli organizzatori per sensibilizzare sulla necessità di salvaguardare la sicurezza dei ciclisti urbani, costretti ad attraversamenti improbabili, a percorrere tratti non protetti intorno alle rotatorie e lungo le strade più trafficate. Il corteo, partito da piazza Salotto alle 10,30, ha percorso inizialmente la pista ciclabile della Riviera, per dirigersi dalla strada parco verso ovest e verso sud, solcando, ove ci fossero, le corsie ciclabili, interrotte in diversi tratti o poco segnalate in altri casi.
Un percorso volutamente tortuoso, come lo è quello che quotidianamente affrontano i ciclisti urbani che si recano al lavoro in bicicletta in una città che sembra non essere amica dei ciclisti. Ma c’è da dire che ieri il Comune ha incaricato uno dei suoi tecnici responsabili della mobilità sostenibile, Piergiorgio Pardi, ad unirsi al corteo, per prendere visione in prima persona, sotto la guida dell’associazione, dei punti critici più rilevanti: via Aremogna, ad es., sulla quale l’associazione chiede da tempo un intervento risolutore, via Leopoldo Muzii, piazza Unione, raccordo Ponte delle Libertà-Asse attrezzato. Al di là delle criticità e della pericolosità del percorso, per una volta scarsamente percepita dai partecipanti, ottimamente scortati dalle pattuglie della Polizia Municipale, la bella giornata di sole e l’allegria dei ciclisti hanno contribuito al successo dell’iniziativa.
Un tour cittadino per una mobilità nuova
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