giovedì, Gennaio 23, 2025
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Le ragioni dei cittadini

Quando si parla delle strade, specie quelle cittadine, si parla sempre di ingorghi, di disordine, di caos; ognuno ha un’opinione su come gestirebbe il traffico ed ognuno accusa la “gente” di indisciplina, poca educazione civica e stradale e chi più ne ha più ne metta.

Che esistano delle regole è indubbio, non fosse altro perché esiste un Codice della Strada, una segnaletica, una normativa che disciplina ogni cosa che riguardi l’urbanistica, le strade, la viabilità, tutto. è indubbio anche che esiste un “controllore”, il “manico”, colui che fa rispettare le suddette norme ed in città ha un nome: il Comune, nella persona del Sindaco che affida le deleghe agli assessori che, a loro volta, dirigono i corpi dell’Amministrazione, Vigili Urbani compresi, e tutti i dirigenti e funzionari.

Ebbene oggi ho trovato un segnale di divieto di sosta sul Ponte D’Annunzio in cui era attaccata un’Ordinanza Dirigenziale del Comune di Pescara, appunto, in cui si afferma di “…dettare delle norme in merito alla sosta dei veicoli ai fini della sicurezza veicolare e pedonale nella zona interessata…” e, prosegue, “…dover provvedere alla temporanea regolamentazione della sosta delle autovetture…” ordinando quindi “…l’istituzione del divieto di sosta delle autovetture…”.

 

 

 

 

 

 

 

Inaudito!

In quel tratto di strada del Ponte D’Annunzio già esiste il divieto di sosta ed il Comune tollera evidentemente la sosta selvaggia in quel tratto nonostante dichiari nell’Ordinanza stessa che la sosta delle auto va a scapito della sicurezza e della incolumità di chi passa con un veicolo (bici compresa) e/o a piedi: poco c’entrano i lavori in quanto occupano lo stesso spazio sulla corsia che occupano le auto abitualmente parcheggiate lì.
Quindi cosa si aspetta il Comune di Pescara dai propri cittadini? Che rispettino regole che vengono ignorate dal Comune stesso?

E noi ciclisti urbani cosa dobbiamo fare? Passare sui marciapiedi anziché rischiare l’incolumità passando sul Ponte D’Annunzio come anche sugli altri ponti pescaresi? Noi di FIAB Pescarabici organizziamo da 8 anni il Tour dei Ponti, l’ultimo lo scorso 9 aprile, proprio per denunciare ogni volta di più queste gravi mancanze dell’Amministrazione.
E allora noi cittadini PRETENDIAMO che il Comune di Pescara rispetti esso per primo le regole e le leggi.

Volete sapere quale altra legge ignora il Comune di Pescara unitamente alla Regione? La legge 366 del 1998 (avete letto bene, 1998!!!) che tratta delle “Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica” che recita “…Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni provvedono a redigere il piano sulla base dei progetti presentati dai comuni, limitatamente alla viabilita’ comunale…” e puntualizza più avanti “…gli enti proprietari delle strade provvedono altresì, in caso di manutenzione straordinaria della sede stradale, a realizzare percorsi ciclabili adiacenti purché realizzati in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza”.

E allora tutti noi cittadini facciamo valere le nostre ragioni che sono quelle della legge e non quelle dell’arbitrio, dell’arroganza e dell’ignoranza.

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