PESCARA – Si è svolta domenica 4 ottobre, come annunciato nel programma diffuso i giorni scorsi, URBAN NATURE, l’eveto nazionale del WWF che a Pescara si è tradotto nella visita guidata in due grandi aree verdi urbane, la Riserva Statale Pineta di Santa Filomena a nord, di 20 ettari, e la Riserva Dannunziana a sud, di oltre 50 ettari. L’evento ha preso le mosse dal retro del conservatorio, con decine di ciclisti che hanno percorso in sicurezza la strada parco, nel rispetto delle misure anticovid. Dopo la prima tappa, il corteo si è poi spostato a sud transitando sulla pista ciclabile lungomare, fino all’Aurum. All’evento, guidato nel percorso ciclistico dai rappresentanti di FIAB, hanno dato il loro contributo i rappresentanti degli ordini professionali di Ingegneri, Architetti Paesaggisti e Conservatori, Agronomi e Forestali, e le associazioni Italia Nostra e Archeoclub. Durante la prima sosta, Laura Di Russo, del Consiglio Nazionale FIAB, ha rammentato il contesto nazionale in cui ha preso corpo l’iniziativa, ovvero la campagna del WWF che da quattro anni vuole rinnovare il modo di pensare gli spazi urbani e promuovere azioni virtuose da parte di amministratori, comunità, cittadini, imprese, università e scuole per proteggere e incrementare la biodiversità nei sistemi urbani. Dopo i saluti del Presidente dell’ordine degli Architetti e dei Dottori Agronomi e Forestali, che hanno rimarcato l’importanza di interventi di pianificazione che siano congrui e coerenti con i valori naturali del territorio, invece oggi troppo spesso sottesi a logiche edificatorie, e di una corretta gestione degli spazi verdi urbani, in più di un caso messa in secondo piano da scelte tecniche confuse con gusti personali, Massimo Palladini, Presidente di Italia Nostra Pescara, si è intrattenuto sulla storia e sugli aspetti urbanistici della Riserva Statale Pineta di Santa Filomena, ricordando che anche remote ragioni agronomiche dello scorso secolo hanno portato al consolidamento della Pineta, e auspicando un maggior dialogo tra le amministrazioni comunali in termini di pianificazione. Dopo la trasferta, guidata dalla cargobike di FIAB, la comitiva si è ritrovata nella Riserva Dannunziana. Qui, l’architetto Piero Ferretti ha ripercorso la storia urbanistica di Pescara, dalla città giardino dei decenni del secolo scorso fino alla critica realtà edificatoria attuale; Giovanni Damiani, biologo, ha sottolineato l’importanza della Pineta come compagine vegetazionale identitaria della città, da cui la stessa potrebbe aver preso il nome, e ha ricordato i ritardi di stesura e approvazione del Piano di Asseto Naturalistico della Riserva;
Caterina Artese, forestale, ha rimarcato l’importanza della Riserva Dannunziana nel ricco quadro regionale dei aree protette, costituito da tre Parchi Nazionali, uno regionale, e diverse decine di altre aree protette minori; Giancarlo Odoardi, coordinatore interregionale FIAB Abruzzo Molise, ha sottolineato la necessità di una connessione ecologica tra i diversi polmoni verdi per raccordare una rete verde urbana, sottratta oggi alla disponibilità dei cittadini dall’eccessivo numero dei parcheggi auto, cinque volte più alto di quanto previsto dagli indici urbanistici vigenti. Filippo Catania, Presidente di FIAB Pescara bici, e Laura Di Russo, del consiglio nazionale FIAB nonché componente della presidenza, hanno rimarcato l’importanza di intraprendere azioni congiunte anche nel futuro al fine di perseguire obiettivi comuni che solo insieme e in modo sinergico possono trovare l’interesse e il coinvolgimento dell’intera cittadinanza.
Più spazio e più dignità
agli spazi verdi urbani
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