PESCARA – Premesso che sono dell’opinione che l’attenzione per i pedoni e per le bici, e più in generale per una mobilità sostenibile che ci renda la vita più facile e sana in una città a misura d’uomo e non di automobile, è decisamente scarsa ovunque, voglio spezzare qui una lancia in favore della legalità e del Codice della Strada. Non cito il comportamento insufficiente delle autorità urbane, Vigili Urbani in primis, nel far rispettare le regole ai conducenti di veicoli e ai pedoni.
La bicicletta è definita dal Codice della Strada come “veicolo”, e come tale obbliga il ciclista al pieno rispetto delle norme che regolano la circolazione. Nella categoria precedentemente composta solo dai veicoli con due o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare sono stati recentemente compresi anche i velocipedi a pedalata assistita con motore elettrico. Vero è che la bicicletta, diversamente da altri veicoli, può essere anche portata a mano: in questo caso, e solo in questo caso, i ciclisti appiedati sono assimilabili ai pedoni e pertanto non sono soggetti alle norme relative ai conducenti di veicoli. Sono ciclisti, e non pedoni, le persone in sella che procedono senza azionare i pedali, ma spingendosi con i piedi a terra. Il nuovo Codice della Strada prevede che due ciclisti (non di più) possono circolare affiancati solo nei centri abitati; fuori è consentito solo se uno di essi ha meno di dieci anni e procede alla destra dell’altro. È fatto obbligo di circolare sulle piste ciclabili, quando esistono, mentre l’attraversamento di una carreggiata sulle strisce pedonali obbliga il ciclista alla conduzione a mano solo in caso di traffico particolarmente intenso o, in generale, dove le circostanze lo richiedono. Quindi tutti i ciclisti che passano con il rosso, e sono quasi tutti, sono passibili di multe così come lo sono i pedoni che passano con il semaforo a loro riservato rosso. Ma tanto in questo paese ormai allo sbando ignoriamo sia l’Educazione Civica che il Buon Senso, tanto più se comune.
Filippo Catania, Pescarabici
sono informazioni sempre importanti,bravo
se noi ciclisti, che reclamiamo regole e leggi nei ns confronti, per primi non rispettiamo le regole, e da pedoni con la bici affianco e da ciclisti in sella, siamo assolutamente un cattivo esempio a tutti gli autisti e pedoni che circolano su carreggiate….., qdi punibili con giuste e legali multe.
cerchiamo di far ordine prima nel ns gruppo, nella ns comunità di ciclisti e poi ci giriamo intorno a commentare gli incidenti e le sregolatezze altrui.
graditi saluti.
un ciclista