Via Firenze: torna la pista o la si cancella definitivamente?
In ordine temporale sicuramente il caso più noto è via Regina Margherita: pista ciclabile continuamente invasa dalle automobili spinte fuori corsia da altre auto a caccia di parcheggio, disponibile solo in doppia fila. Ma poi come non ricordare la vecchia pista lato nord di viale Pindaro, sul marciapiede e occupata dai tavolini dei bar, o quella lato sud di Via De Gasperi, giusto per andare “un attimo” al fruttivendolo o alla ASL di via Rieti.
È sufficiente rimediare con un cordolo? Decisamente no!
Prendete le piste di via D’Annunzio, ognittanto impedite da automobili che entrano direttamente sul marciapiede e parcheggiano sulla pista. Ma poi anche quella, per la verità bizzarra, di via del Concilio, lato scuola, con un capo e una coda per 100 mt di lunghezza, spesso invasa dal muso o dalla coda delle auto che parcheggiano ortogonalmente sulla piazza. E tante altre.
Pochi giorni abbiamo fotografato una macchina infilarsi sulla pista blu elettrico di Via Di Villa Sabucchi, solo pista ciclabile, e parcheggiare. Sicuramente un frontista. Ma con il permesso? Oppure vado “un attimo” a casa e torno?
E veniamo a Via Firenze. Dopo l’asfalto sarà la volta della segnaletica. Che ne sarà della pista ciclabile presente secondo la segnaletica verticale, ma inesistente secondo quella orizzontale? Il caso è particolarmente interessante: proprio in questi giorni sono in corso le audizioni alla commissione trasporti del senato dove FIAB è presente con un corposo documento con una serie di proposte, tra cui il controsenso ciclabile (non contromano). Bene, via Firenze potrebbe benissimo fare al caso, avendo le caratteristiche utili per adottare quel provvedimento. Comunque, in un senso o nell’altro, stiamo a vedere cosa accadrà, anche se noi non possiamo che chiedere che la mobilità ciclistica venga in ogni caso considerata e garantita. Prima la sicurezza, please.
Via Firenze ciclabile?
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