mercoledì, Ottobre 4, 2023
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Via Marconi: parcheggi avanti tutta,
il BRT può aspettare e le bici … escluse!

Al Sig. Sindaco Carlo Masci
e p.c. all’Assessore alla Mobilità Luigi Albore Mascia
Comune di Pescara
Rimbalza dalle cronache degli organi di informazione la notizia della imminente  riorganizzazione viaria di via Marconi. Abbiamo già affrontato questa questione in occasione delle osservazioni al PGTU.
La proposta ufficiale, ancorché già contestata in seno alla maggioranza, prevede una corsia monte dedicata al bus (BRT – Bus Rapid Tranist), togliendo tutti i parcheggi, due centrali da 3,5 mt ciascuna per auto di cui quella lato mare in promiscuo con i bus, e uno spazio lato mare per parcheggi auto a spina di pesce. Ma sembra che questa scenario adesso non vada bene perché verrebbero meno posti auto, e quindi il BRT potrebbe non trovare spazio a sufficienza!
E le bici? Dove sono le piste ciclabili? Non pervenuto, in nessuna soluzione!
Tradotto: o alle due ruote è interdetto il transito lungo questa strada, oppure possono procedere in promiscuità con le auto.
Un sistema organizzativo che dovrebbe incentivare un nuovo modello di mobilità, che dappertutto si basa in parte anche sulle biciclette, a Pescara trascura questo dettaglio non da poco, considerando il fatto che Via Marconi non è una strada di periferia ma attraversa centralmente la città.
Ci lascerebbe favorevolmente impressionati, nel progetto ufficiale, la riduzione dei posti auto e soprattutto il loro eventuale recupero su alcune vie laterali che farebbero da tampone. Niente di più logico, per una ragione ovvia. L’opportunità degli autobus come nuovi vettori di trasporto collettivo veloce dovrebbe portare sopratutto ad un effetto: ridurre il numero di persone che si spostino con la propria auto, quindi il numero delle auto e conseguentemente l’esigenza di parcheggi. È automatico.
Se ciò è vero, come è vero, a nostro avviso viene meno la necessità di realizzare lo spazio sosta lato mare, largo 4,50 m, sostituendolo con una corsia ciclabile bidirezionale in sede propria, ovvero con due corsie ciclabili monodirezionali in sede riservata da 2 m ciascuna, lato monte e lato mare (lo spazio c’è). Questa opportunità farebbe venire ulteriormente meno l’esigenza di parcheggi, magari sostituiti da un numero ben maggiore di stalli per bici (ben 10 per un solo posto auto, ovvero dieci clienti invece di uno!).
Tra l’altro a nord e a sud di Via Marconi ci saranno piste ciclabili, e per alcune di queste, ad esempio a valle del Ponte Risorgimento fino a Via Conte di Ruvo, il Comune di Pescara ha anche ricevuto il premio Urban Award 2019.
Far mancare adesso su questa strada uno spazio riservato al mezzo urbano più ecologico per eccellenza, la bici, sarebbe alquanto imbarazzante, oltre che deleterio: un vero corto circuito con gli scenari di sostenibilità ambientale mondiale che i parcheggi contribuiscono a non far perseguire!
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