Pochi giorni fa abbiamo fatto un sopralluogo lungo la sponda sud del fiume Pescara, dal Ponte Flaiano al Ponte delle Libertà. Queste le nostre impressioni che abbiamo trasmesso al Sindaco, al Presidente della Provincia di Pescara, agli assessori comunali e ai referenti degli uffici tecnici. Eccola la lettera.
Egr. Sig. Sindaco, Sig. Presidente e Assessori, durante l’autunno scorso, per cinque fine settimana consecutivi e con il contributo di diversi volontari, abbiamo ripulito ben 700 m della pista ciclabile situata lungo la sponda sud del fiume Pescara, dal Ponte Flaiano al Ponte delle Libertà.
Abbiamo manualmente rimosso, oltre la vegetazione spontanea cresciuta lungo le aiuole e ai bordi del tracciato, un considerevole quantitativo di rifiuti, sia solidi urbani che pericolosi (siringhe, barattoli di vernice, lamiere, ecc.). La società Attiva ha poi provveduto allo smaltimento.
Abbiamo raccontato pubblicamente del nostro intervento e richiesto, agli enti locali preposti, impegni per la manutenzione ordinaria dei luoghi, senza che nulla sia successo.
Molto è accaduto, invece, e con nostra soddisfazione, nel tratto compreso tra il Ponte delle Libertà e l’edificio della Fater, procedendo verso monte.
Durante un nostro recente sopralluogo, infatti, abbiamo rilevato interventi di riqualificazione effettuati lungo l’intero tratto, rimasto per lungo tempo abbandonato. È stata rimossa la vegetazione infestante che aveva invaso completamente la pista, così come diversi manufatti danneggiati e i rifiuti posti dentro e ai lati del tracciato.
Abbiamo anche notato il rifacimento della pavimentazione, nonché la realizzazione del nuovo tratto di pista ciclabile che dal capannone della Fater porta direttamente all’ingresso principale dello stabilimento. Specialmente per questo ultimo tratto la nostra impressione è stata particolarmente positiva, soprattutto per le modalità con cui il tracciato è stato realizzato che ne garantisce un buon inserimento nel paesaggio circostante.
Quest’ultimo aspetto però ci ha lasciato interdetti; sarà sicuramente per lo stato di riposo della vegetazione, ma è proprio questa condizione che rende evidente la straordinarietà della ripulitura rispetto alla ordinarietà della cura, che dovrebbe invece prevalere in questi luoghi: ci vorrà tempo perché la natura riprenda possesso in modo armonioso degli spazi.
Ma alcune situazioni vanno assolutamente governate: fra queste la sicurezza e integrità delle staccionate nonché il sistema di illuminazione, che inoltre crediamo non serva oltre la parte urbana del tracciato.
Alla fine del nostro sopralluogo, abbiamo rilevato alcune situazioni, che documentiamo fotograficamente, che restano ancora particolarmente critiche e che riguardano la parte sottostante i due ponti, quello di ferro della ex ferrovia e quello delle Libertà. In entrambi i casi si tratta di ridare decoro ai luoghi con un deciso intervento di bonifica, che non sia isolato nel tempo ma che divenga periodico e quindi ordinario. Aggiungiamo a quelli richiamati, anche il ponte Flaiano, nella parte sud, lungo la rampa ciclabile di accesso, interessata da fenomeni di abbandono, soprattutto per quanto riguarda la vegetazione.
In conclusione portiamo alla VS attenzione, come faremo anche con le Forze dell’Ordine preposte, una situazione di grave comportamento di ignoti, già frutto di una simile precedente segnalazione, rilevata a ridosso dello spazio gestito dall’Istituto Don Orione. Decine e decine di copertoni di auto sono state abbandonati lungo la pista ciclabile, a dimostrazione per altro della possibilità di accedere a questi luoghi con automobili e vari altri mezzi di trasporto (come abbiamo più volte avuto occasione di constatare durante i lavori di ripulitura richiamati).
Ben altre ruote devono solcare il tracciato di questa pista ciclabile e ben altre attenzioni vanno ad essa riservate, perché non prevalgano l’abbandono e il disinteresse ma prenda finalmente corpo una sana politica della manutenzione del bene pubblico. A chi, per quanto di competenza, il compito di trovare i modi.
Distinti saluti