Nell’imminenza dell’apertura del cantiere per la realizzazione della pista ciclabile di Via L. Muzii, abbiamo provato a fare una piccola riflessione di carattere generale sull’attività di questa Amministrazione, riflessione che di seguito riportiamo e che abbiamo inviato agli organi di informazione.
“Il cartello che annuncia il divieto di sosta dal 22 gennaio fino al 10 marzo indica l’avvio dei lavori per la realizzazione della pista ciclabile lungo via L. Muzii. Finalmente. Questa bretella ciclistica risulta indispensabile per collegare la strada parco con la pista ciclabile di via Regina Margherita, l’inizio di una rete cicloviaria urbana. Leggiamo su alcuni organi di informazione che questo è il primo di diversi interventi di realizzazione di itinerari ciclabili che stanno per essere realizzati in città, e che afferiscono al progetto “bici in rete”. Di nuovo finalmente.
Siamo convinti della bontà dell’opera e della necessità di procedere speditamente lungo il solco indicato perché, come anche sottolineato nel rapporto del gruppo di progettisti del PGTU (Piano Generale Traffico Urbano), quindi “professionisti” e non soci di una associazione, Pescara lamenta un deficit di piste ciclabili, e soprattutto di un sistema di piste ciclabili, di cui non può più assolutamente fare a meno.
Tutto ciò riveste ora un particolare significato, per via della approvazione DDL 2977 del 21/12/2017: “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica” (Art 1 – La presente legge persegue l’obiettivo di promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative, al fine di migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana, tutelare il patrimonio naturale e ambientale, ridurre gli effetti negativi della mobilità in relazione alla salute e al consumo di suolo, valorizzare il territorio e i beni culturali”). Con esso, pertanto, la bicicletta non solo assume dignità di mezzo di trasporto, ma aggiunge un valore strategico al fronte di lavoro sulla riduzione degli inquinanti e sul miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
L’avvio dei lavori, che seguiremo con attenzione, ci spinge ad una riflessione circa quanto realizzato dall’Amministrazione comunale dal suo insediamento ad oggi; in particolare in relazione all’elenco di 10 punti dedicati alla mobilità ciclistica, che all’epoca chiamammo irrinunciabili, che sottoponemmo ai candidati sindaco nella tornata elettorale del 2014 e che questa stessa Amministrazione fece poi suoi nel documento politico di insediamento.
Seppur ad oggi non siano ancora state realizzate in maniera significativa opere infrastrutturali, non possiamo non constatare i lavori che, ancorché in ritardo, sono ora in fase di avvio.
A partire dal capitolo “STRUMENTI”, questa Amministrazione ha dato il via alla redazione di due strumenti principali di pianificazione, e cioè il piano generale del traffico urbano, il PGTU, e il piano urbano della mobilità sostenibile. Quest’ultimo, tra l’altro, contiene già le linee guida per la redazione del Biciplan, il piano urbano della mobilità ciclistica
Per quanto riguarda il capitolo “RISORSE”, l’Amministrazione ha provveduto alla nomina del Mobility manager, che sappiamo avere a sua volta attivato un circuito di oltre 30 tra mobility managers aziendali e scolastici, già al lavoro per la redazione dei piani spostamenti casa scuola e casa lavoro.
Non possiamo che apprezzare l’impegno economico profuso, nella redazione dei piani nomali, per l’individuazione di risorse all’interno del bilancio comunale, non nell’entità da noi richiesta di 10 ml di € nell’intero mandato elettorale, ma cmq significativi se aggiunti a quelli raccolti dall’intensa attività progettuale e di partecipazione a numerosi bandi, con la relativa aggiudicazione (ad es. il piano di riqualificazione delle periferie e prossimamente il Collegato ambientale).
Dal capitolo delle risorse manca la istituzione dell’ufficio comunale della mobilità urbana, che comunque non disdegniano di veder costituito prima della fine del mandato.
Per venire al capitolo “VISIONI, abbiamo apprezzato, come appreso dalla lettura di diversi documenti programmatici, l’impegno se non a raggiungere ma almeno a porre come obiettivo la riduzione al 50% della componente modale del traffico motorizzato, e quindi ad implementare sia quello ciclistico che del trasporto collettivo: si tratta di un processo che ci vede da tempo convinti e impegnati sostenitori.
Sappiamo essere in corso, come appreso durante gli Stati Generali della Mobilità Urbana, ma anche per averne avuto diretto riscontro, altre iniziative, come l’allocazione di nuovi stalli per bici, anche se ancora insufficienti, la prossima attivazione, almeno annunciata, del servizio di marchiatura delle bici come azione di deterrenza al furto, la possibilità di realizzare in città almeno una ciclostazione.
C’è ancora una azione troppo debole sul fronte comunicativo e formativo, ma che speriamo venga quanto prima colmato.
Siamo convinti che il lavoro da fare sia ancora tanto, ma il 2018 potrebbe rappresentare per la nostra città un anno di svolta. Noi ce la metteremo tutta perché si pratichi, a tutti i livelli e in tutti i settori, una politica della mobilità nuova, incentrata ovviamente sulla bicicletta. Su molte cose siamo ovviamente critici e continueremo a fa sentire il nostro punto di vista, ma ci aspettiamo ora che l’Amministrazione comunale faccia uno scatto di reni per recuperare il tempo e il terreno persi. Noi vigileremo, come sempre”.