L’unione fa la forza è un detto che anche oggi si è confermato vero.
FIAB Pescarabici si è occupata di guidare e accompagnare in bici un folto gruppo di architetti, professionisti, studenti e cittadini per un giro sapientemente organizzato da Forum Cultura e informazione, Forum Urbanistica e lavori pubblici dell’Ordine degli Architetti di Pescara con il concreto appoggio del Comune di Pescara, D’d’A Dipartimento di Architettura Ud’A, Legambiente Abruzzo e Istituto tecnico “Tito Acerbo” Pescara.

Quattro tappe illustrate dai progettisti del Museo del Mare Arch. Lucio Rosato, della Pescarina Arch. Emanuela Criber e Arch. Davide Di Salvatore, del Giardino Fluviale Arch Ester Zazzero in qualità di Responsabile Tutela e Valorizzazione del Mare e del Fiume presso Comune di Pescara e della Città della Musica Arch. Carlo di Gregorio.
Una mattinata decisamente interessante introdotta dal Sindaco di Pescara Carlo Masci che ha descritto brevemente alcuni progetti di valorizzazione della zona che ha costituito il tema dell’istruttivo itinerario; l‘Arch Angelo D’Alonzo, “padrone di casa” Presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pescara, ha di seguito introdotto l’evento che ha anche attribuito 2 crediti formativi ai partecipanti architetti.
Ascoltando gli interventi si è potuto scoprire la città sospesa, quella città che attende di essere rilanciata con interventi di riqualificazione nei luoghi che, intorno al fiume, costituiscono l’identità del territorio urbano e dei cittadini.

Resistenza Urbana significa riappropriarsi del territorio della città: il luogo in cui tutti i cittadini hanno il diritto di vivere senza essere espropriati del proprio suolo troppe volte usurpato da cemento e asfalto e dove l’aria e l’acqua pulite sono un diritto inalienabile. Inoltre bisogna resistere per conservare i luoghi che costituiscono la tradizione storica e culturale di una comunità che nel contempo ha diritto a innovazione, sviluppo sostenibile e mobilità sostenibile.
Non lo diciamo noi, lo dice l‘obiettivo 11 “Città e Comunità Sostenibili” dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.