venerdì, Aprile 19, 2024
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La lunga salita della mobilità sostenibile

Fra le varie, il 2021 è stato l’anno anche della Conferenza Nazionale sui Mobility Manager (MobyDixit) n. 21, come la precedente tenutasi on line. Gli organizzatori, quelli dell’Associazione Euromobility, hanno voluto fare, come tradizione, una ricognizione quanto possibile nazionale delle varie esperienze, prendendo spunto dalle ultime novità annunciate dai referenti dei Ministeri di riferimento, MISE e MITE, circa la disponibilità di nuove risorse (50 ml), questa volta dedicate all’attuazione dei Piani di Spostamento Casa Lavoro e Casa Scuola (PSCL – PSCS), Piani di cui in particolare Pescara si è dotata già dal mese di agosto (per quasi 200 mila €).

Tra una ricca carrellata di significativi contributi, ha trovato la giusta collocazione l’attribuzione del quattordicesimo premio annuale “Pensieri e pedali“, quest’anno consegnato a Romano Prodi, ancora agile pedalatore (ha scalato i 2.758 m dello Stelvio a 81 anni) e soprattutto attento e acuto osservatore della realtà economica e produttiva nazionale.

Sollecitato sul rapporto tra PNRR e politiche di mobilità sostenibile, Prodi ha avuto modo di porre in evidenza due necessità: un maggiore equilibrio tra i sostegni finanziari dedicati alla costruzione di mezzi di trasporto a minore impatto, ricordando che “per definizione, per far andare una bici, una volta messa in strada, non è più necessario utilizzare energia, se non quella umana”; e in secondo luogo “la predisposizione di spazi dedicati alle due ruote, nel senso di infrastrutture capillari per un uso quotidiano e normale del mezzo, altrimenti si rimane a metà del cammino, senza dimenticare che a questo tema è correlato quello drammatico della sicurezza“.

La conferenza si è conclusa con la presentazione annuale dei dati dell’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile relativa alle prime 50 città nazionali per popolazione (Pescara compresa). Numerosi i fattori analizzati, dalle dinamiche demografiche a quelle dell’inquinamento, dalla diffusione del trasporto pubblico al parco veicolare circolante fino al recete fenomeno dello sharing mobility. La nostra città si muove un po’ a fisarmonica nei diversi grafici, con una buona visibilità in quello “normalizzato” (cioè per numero di abitanti) relativo alla diffusione dei monopattini in condivisione, ed è poco sopra metà classifica nella tabella generale riassuntiva di città più “ecomobile”.

Anche un questa occasione, quindi, segnali in chiaro scuro, ma comunque incoraggianti, che sollecitano un maggiore impegno ed una maggiore consapevolezza, e che consigliano di calibrare bene le forze mentre si intraprendere la lunga salita della mobilità sostenibile. A tal proposito Prodi dà qualche sano consiglio.

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