Questione delicata quando si tratta delle auto, il parcheggio nelle zone residenziali non è un problema, invece, quando si tratta di biciclette. In apparenza è troppo semplice – una bici si parcheggia ovunque, si può portare all’interno dell’appartamento, si può attaccare ad un palo sotto casa. I ciclisti urbani sono sempre più numerosi, e sono anche diversi: residenti, visitatori occasionali, turisti, studenti.
Di conseguenza anche il parcheggio per le biciclette incomincia ad essere un problema. Ma se la città è sempre più sfruttata per aumentare l’offerta di parcheggi auto negli spazi pubblici e privati, i parcheggi per le biciclette, sporadici negli spazi pubblici, non sono presi minimamente in considerazione, invece, negli spazi privati. Creare dei parcheggi per le bici negli edifici privati è un elemento determinante per il successo e lo sviluppo del ciclismo urbano. Dobbiamo considerare la catena di trasporto, dal luogo di domicilio alla destinazione. Il problema si deve porre fortemente alle autorità comunali. La bici è diversa dalle auto, ma dovrebbe meritare le stesse attenzioni, se non di più, per i benefici che può dare all’intera collettività. Se si può parcheggiare in buone condizioni di sicurezza e comfort, e quindi senza dover portare la bici in spalla nel proprio appartamento o caricarla sull’ascensore o, per evitare gli sguardi indispettiti dei vicini, attaccarla ad un palo sotto casa col rischio, però, di non dormire la notte per paura di non ritrovarla la mattina, è molto probabile che sempre più persone incominceranno ad usarla. Oggi giorno il problema non è usare la bici o non sapere dove metterla o legarla quando si va in giro, il problema è quando si ritorna a casa che non si sa dove lasciarla. In attesa che venga istituito per legge la previsione per ogni complesso residenziale di un luogo adibito al parcheggio delle bici, potremmo chiedere al comune di togliere qualche parcheggio auto sotto ogni edificio e piazzarci una rimessa per bici, ad esempio come quella qui riprodotta.