Al Sindaco di Pescara Carlo Masci
All’Assessore alla Mobilità di Pescara Luigi Albore Mascia
FIAB Pescarabici né alcuno dei suoi componenti ha mai affermato che su via Marconi sono sparite piste ciclabili previste.
Il progetto fu criticato con le stesse attuali motivazioni anche quando fu proposto dalla passata amministrazione: non era stata considerata la mobilità ciclistica.
Ci spiace molto constatare che nulla si sta facendo per limitare il traffico automobilistico in centro città cosa che pure è stata menzionata nei giorni scorsi come una delle motivazioni per attuare il progetto del BRT.
Apprezziamo alcune azioni dell’attuale Amministrazione Comunale che perseguono obiettivi di mobilità sostenibile, ma ribadiamo che alcune realizzazioni di mobilità ciclistica confermano che questa è considerata spesso residuale: vedi via Pepe, via D’Avalos, la zona della Stazione di Porta Nuova, via della Pineta per fare alcuni esempi da noi ampiamente trattati.
La salvaguardia del mezzo privato a motore rimane un fatto oggettivo nonostante in tutto il mondo, Italia compresa, si vada nel verso opposto: e siamo convinti che la bicicletta sia solo uno degli strumenti per tutelare l’ambiente (come ha clamorosamente dimostrato l’ultima pandemia), garantire molta più sicurezza sulle strade, salvaguardare la salute e, non ultima, sviluppare l’economia di quartiere e quel “centro commerciale diffuso” di cui tanti si riempiono la bocca; forse per blandire qualche operatore commerciale che ancora non conosce gli studi che dimostrano che non sono le automobili l’anima del commercio, tutt’altro.
E poi l’occupazione della Strada Parco prima con i parcheggi auto provvisori e poi con il BRT quando invece noi vogliamo che la Strada Parco diventi davvero un Parco e tutto l’asse Corso Vittorio Emanuele-via Marconi diventi un altro pezzo di Parco Centrale dove possano transitare bus, bici e pedoni.
E se si può fare a Parigi negli Champs Élysées e nel centro di Berlino perché non a Pescara?
Filippo Catania, Presidente FIAB Pescarabici